Sport da contatto: come ridurre i traumi

Pronti a tornare in campo?

In questi giorni di incertezza per decreti ministeriali che si susseguono e, spesso, si contraddicono, una delle poche certezze che abbiamo è che col bel tempo si riprende a praticare sport da contatto. Una delle conseguenze positive è senza dubbio poter scaricare tensioni, migliorare la propria autostima, interagire con persone che magari non vedevamo da tempo, stare di più all’aria aperta, divertirci. Ma non bisogna dimenticare che una delle cose più frequenti, quando si fa uno sport da contatto, è il trauma sportivo. Sia esso derivante da un contatto, da un fallo di gioco, o da una inadeguata preparazione fisica. E’ prassi nell’attività dilettantistica, ahimè, sottovalutare l’importanza del riscaldamento. Ma entriamo nello specifico e vediamo, grazie all’aiuto di una professionista, la massoterapista Claudia Borrelli, in cosa consistono tali infortuni nello sport da contatto.

I vantaggi del massaggio nello sport da contatto

L’attività sportiva amatoriale e professionale provoca dei piccoli danni, come ‘‘strappi’’, all’interno delle fibre muscolari, innescando così una vera e propria infiammazione. Da qui ne deriva che una preparazione insufficiente è fonte di possibili traumi a livello delle principali articolazioni e dei muscoli maggiormente coinvolti.

Con il massaggio, effettuato con costanza almeno una volta alla settimana, si ottengono numerosi benefici:

  • Aumenta il flusso di sangue ai muscoli, ottenendo così un aumento dell’ossigenazione.

  • Accelera il procedimento di eliminazione delle tossine e dei rifiuti metabolici e velocizza la ‘‘guarigione’’.

  • Aiuta a gestire e prevenire lesioni.

  • Mantiene e migliora la forma atletica.

 

Nello specifico vengono distinte tre tipologie di massaggio sportivo:

pre-gara: da effettuare dal giorno prima della gara fino a pochi minuti prima, per preparare l’atleta al successivo sforzo fisico. E’ rilassante e indolore; inoltre ha la funzione di prevenire i traumi da sovraccarico e affaticamento;

post-gara: è poco profondo, altamente consigliato subito dopo una gara o massimo entro le 24 ore, in modo da aiutare l’atleta ad accelerare il recupero muscolare, favorendo e velocizzando l’eliminazione dell’acido lattico;

• profondo: questo massaggio sportivo profondo e decontratturante, è importante che non venga effettuato il giorno prima di un allenamento o di una gara, perché comporta all’atleta una sensazione di “stanchezza”. Si avrà una diminuzione della forma e della performance atletica. SI raccomanda di effettuarlo almeno dopo 24-48 ore da una gara o da un allenamento intenso e fino a tre giorni prima della gara. Questo perché è molto invasivo sulle fibre muscolari. Molteplici sono le tecniche e gli ausili per il massaggio, e sono a discrezione del terapeuta e del paziente. La massoterapia sportiva decontratturante è utile per sciogliere le contratture, soprattutto quelle più profonde. Il paziente dovrà sopportare il dolore, per poi apprezzare già a fine trattamento una sensazione di leggerezza e rilassamento. Inoltre, si ha il recupero dell’elasticità muscolare e si riporta l’apparato muscolo-scheletrico ad una corretta funzionalità.

E’ bene sempre ricordare che la massoterapia non sostituisce lo stretching nè la preparazione alla gara o alla partita amichevole. La corretta procedura richiede la sinergia delle attività. Non va mai trascurato un buon riscaldamento, e anche una fase di stretching successiva allo sforzo fisico.

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