Padel e circolarità

Giocare a padel su pneumatici riciclati

L’enorme diffusione di campi da padel in Italia (oltre 4000 solo quelli affiliati alla FITP), calcati da un milione di appassionati, sta inevitabilmente ponendo il problema dell’impatto ambientale che tali strutture hanno.

Nasce un nuovo progetto di circolarità

In tal senso, si inserisce come un progetto innovativo il torneo R-Evolution Padel Cup, competizione nazionale maschile che si gioca su campi realizzati in gomma riciclata. A produrli la Casati Sport, attiva nella produzione di superfici sportive in varie parti del mondo. L’evento, promosso dal consorzio Ecopneus, specializzato nella gestione dei PFU (pneumatici fuori uso), dopo la prima tappa a Palermo disputata a fine luglio, vedrà i prossimi appuntamenti a Bari, Falconara Marittima e Trento. Gli incontri si svolgeranno su campi Xpadel Tyrefield, una superficie tecnologica composta da resina e gomma riciclata da PFU, in linea con la normativa UNE 41958 IN, e di recente omologata anche dalla FITP. Tale sistema di pavimentazione è composto nello specifico da un tappeto in gomma riciclata ad alte prestazioni e da due strati di resina acrilica, il primo pensato per garantire la planarità ed uniformità della superficie, il secondo in grado di assicurare grip e rimbalzi ottimali. Un recente studio condotto dal Prof. Mauro Testa, biomeccanico, e dalla sua equipe Biomoove, ha dimostrato come le superfici Tyrefield riducano l’affaticamento muscolare, in virtù della migliore risposta alle esigenze biomeccaniche dell’atleta, mentre un altro studio dell’Università di Roma di Tor Vergata, ha analizzato le performance degli atleti su differenti pavimentazioni in gomma da riciclo, ottenendo come risultato un minor numero di infortuni per l’atleta che gioca su un materassino antishock di 9 mm e una finitura in materiale acrilico, in virtù di una superficie di gioco più ammortizzante. Al di là del vantaggio che incontra l’amatore nel giocare su una superficie più performante, il valore aggiunto di tale modello di business è senz’altro rappresentato dall’impatto ambientale basso e dal riutilizzo di PFU, in passato impiegati prevalentemente nelle pavimentazioni stradali, e ormai sempre più coinvolti nella realizzazione di infrastrutture sportive. Lo scorso settembre, ad esempio, è stata inaugurata una pista di atletica leggera in gomma riciclata di PFU all’Accademia Militare di Modena. Ma quali sono in Italia i numeri del mercato degli pneumatici? Ogni anno ne vengono montate quasi 400mila tonnellate su auto, tir, scooter e bus. E’ dunque fondamentale una buona filiera del riciclo, in grado di gestire le oltre 350 mila tonnellate fuori uso che vengono raccolte annualmente. Nel 2018, la gestione consortile ha trattato l’88% del totale, avviandone a recupero di materia il 57%, e a recupero di energia il 43%. Secondo una stima riportata da Ecopneus, l’utilizzo su scala europea della gomma come intaso nei campi in erba artificiale, permette di evitare l’emissione di 371mila tonnellate di CO2 all’anno, quantità equivalente a quella assorbita da 231mila ettari di terreno forestale.

Uno dei campi realizzati in materiale riciclato

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